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NEL VIBRANTE RITMO DEL COLORE
Teodosio Martucci ( storico dell'arte )
Nei tempi attuali, in cui tutto pare divenire virtuale, con il dominio dell’immagine slegata da ogni fisica oggettività, anche l’arte sembra orientarsi verso queste realtà aleatorie, di pura superficie. Se ciò sia positivo o meno, è difficile stabilire, quello che si può constatare è che il piacere anche fisico di una bella pittura, rischia di divenire sempre più raro. Ed anche se così fosse, vorrà almeno dire che sarà più ricercato e prelibato. Queste preliminari considerazioni, quantunque di stampo più sociologico che tecnicamente critico, a nostro avviso, paiono coerenti nel delineare il senso della tensione espressiva di Mauro Carbonetta. Una pittura, la sua, intensa, senza divagazione esoteriche, ma tutta concentrata psicologicamente sulla forza espressiva del soggetto e della rappresentazione. Ma con quali procedimenti l’artista intensifica la sua immagine ? Essenzialmente con la forza del colore puro che modella la forma in una concezione nella quale simbolo e realtà si fondono in una coerente vibrazione compositiva. Carbonetta lavora per sintesi. Perviene a questi esiti con una pennellata densa, matericamente satura eppure fluida che imprime movimento, respiro spaziale alle composizioni. Il pittore procede lungo le linee di un naturalismo vigoroso, sensibile al richiamo della memoria, dell’evocazione, ma senza smarrirsi in sentimentali evanescenze. I temi trattati dall’artista sono vari: dalla natura morta, alla figura, dal paesaggio al nudo femminile, sempre affrontati con la stessa determinazione interiore. Carbonetta si allontana dalle preziosità del lirismo impressionista, il suo rispecchio d’emozione creativa sembra porsi in una sintonia d’eco vangoghiana, tuttavia sempre mantenendo un equilibrio tra il valore del racconto, del dato narrativo e l'esigenza dell'espressione, della sua comunicatività in termini di stimolante e plastico cromatismo. Infatti nella sodezza dei suoi accenti timbrici il modellato si fortifica, senza levigatezza ma con il conforto di una salutare limpidezza di colore.L’autore è nato a Villa S. Maria in provincia di Chieti. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte “G: Palizzi” a Lanciano ed in seguito si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Napoli ed è stato allievo del maestro Rocco Olivo Castracane. Nel corso di questi anni Carbonetta ha ulteriormente sviluppato il senso della sua ricerca. Il suo linguaggio evidenzia l’essenziale di una sensazione e la trasforma in coerente espressione stilistica. Per Carbonetta la pittura significa porre in rilievo la forza genuina del sentimento, la sua autentica vocazione ad essere testimonianza di vita. La sua natura, la figura umana, specialmente in affinità allo spirito femminile, sono fattori costanti dei suoi dipinti. Nei ritratti si nota l’approfondimento psicologico, l’intensità del colore e la sua coesa determinazione plastica che li innervano di affascinante morfologia d’immagine. Indicazioni, queste, che nutrono di spessore critico ed ideale l’opera di Carbonetta, la sua sensibile fiducia nei valori semplici ed infiniti dell’arte.
IN THE VIBRANT RHYTHM OF COLOR
Teodosio Martucci (Art historian)
In these times of rampant virtuality, of images freed of any physical objectivity, art seems inexorably destined to fantastic realms of pure superficiality, whether successfully or not has yet to be determined. One of the consequences of this is that even the simplest of joys evoked by a beautiful painting may become a (much sought-